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Una SRL può partecipare al bando di agevolazione Invitalia Resto al Sud?

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Resto al Sud è la forma di finanza agevolata più vantaggiosa per finanziare la nascita di nuove attività imprenditoriali di piccole dimensioni, siano esse svolte sotto forma di ditta individuale sia sotto forma societaria. Ovviamente si tratta di micro realtà, in quanto gli importi finanziabili sono sicuramente contenuti.

Il bando di agevolazione INVITALIA – Resto al sud consente di finanziare il 100% delle spese ammissibili sostenute per l’investimento.

La spesa per l’investimento è coperta da un finanziamento  per il 50% a fondo perduto e un 50% a tasso zero per la futura impresa, in quanto del costo del capitale se ne fa carico interamente l’agenzia per lo sviluppo INVITALIA.

Una SRL di nuova costituzione o costituenda può accedere al bando di agevolazione Invitalia – Resto al Sud a condizione che vengano rispettati alcuni requisiti.

Di seguito vedremo 7 cose da sapere affinché una SRL possa accedere al bando di agevolazione finanziaria di INVITALIA – Resto al Sud :

  • quali attività imprenditoriali sono finanziabili con Resto al sud;
  • i requisiti per accedere al bando di agevolazione finanziaria INVITALIA – Resto al Sud;
  • nuova attività, presupposto per accedere a Resto al Sud;
  • investimento finanziabile, ditta individuale o società, cosa cambia;
  • compagine societaria di una srl per accedere a Resto al Sud;
  • cosa succede in caso di variazione della compagine sociale e in caso di cessione delle quote societarie;
  • quando la forma giuridica indicata nella domanda è vincolante per l’ammissione alle agevolazioni.

Quali attività imprenditoriali sono finanziabili con Resto al sud

Vediamo insieme quali sono i soggetti che possono accedere al bando di finanza agevolata Resto al Sud di Invitalia.

Resto al sud è destinato al finanziamento di nuove attività produttive nei settori dell’industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca e acquacoltura; fornitura di servizi alle imprese e alle persone; turismo; commercio; attività libero professionali. Sono escluse dal finanziamento le attività agricole.

In particolare, a seguito dell’estensione dell’ambito di applicazione di Resto al Sud, sono state ricomprese tra le attività ammissibili quelle afferenti alla sezione M della classificazione Ateco – attività professionali, scientifiche e tecniche – e alla sezione G della classificazione Ateco – commercio all’ingrosso e al dettaglio. Restano, pertanto, escluse dalle agevolazioni le sole attività economiche rientranti nella sezione A della classificazione Ateco – Agricoltura, silvicoltura e pesca, ad eccezione della divisione 3 – Pesca e acquacoltura.

Le attività ammissibili possono essere svolte sia sotto forma di ditta individuale sia sotto forma societaria, sia essa attraverso una società di persone o società di capitali e ancor più nello specifico da una SRL.

Resto al sud quindi sembra essere ad oggi anche una forma di finanziamento ampiamente vantaggiosa per la nascita di piccole Start up che necessitano di una soglia di capitalizzazione iniziale contenuta.

I requisiti per accedere al bando di agevolazione finanziaria INVITALIA – Resto al Sud

I soggetti che intendono usufruire di Resto al Sud devono avere la propria residenza e svolgere la propria attività in  una delle seguenti aree: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Marche, Lazio, Umbria) o nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord. Precisamente al momento della presentazione della domanda devono essere residenti oppure trasferire la residenza nelle suddette aree entro 60 giorni (120 se residenti all’estero) dall’esito positivo dell’istruttoria.

È, inoltre, possibile accedere a al bando di Resto al Sud solo se:

  • non si sia compiuto il 56° anno di età, quindi al momento della domanda è necessario avere un’età compresa tra i 18 e i 55 anni.
  • non si sia già titolari di altre attività d’impresa in esercizio alla data del 21/06/2017, è importante specificare che non essere titolare di “attività d’impresa in esercizio alla suddetta data significa che:
  • nel caso di ditta individuale, non si deve essere titolare di partita iva movimentata;
  • nel caso di società, non si deve essere rappresentante legale di società iscritte al registro delle imprese e attive;
  • la titolarità di impresa viene valutata al 21 giugno 2017; quindi non sarà possibile presentare la domanda se si risulta titolare di impresa in esercizio a quella data, anche se nel frattempo l’impresa è cessata o è stata ceduta;
  • solo per il comparto delle attività libero professionali è necessario che non risulti titolare di partita IVA movimentata, nei 12 mesi antecedenti la presentazione della domanda, per lo svolgimento di un’attività analoga a quella proposta;
  • non sono state ricevute altre agevolazioni nazionali per l’autoimprenditorialità nell’ultimo triennio,
  • non si è in possesso di un lavoro a tempo indeterminato e ci si impegna a non averlo per tutta la durata del finanziamento. Questo non significa che qualora si voglia intraprendere un’attività d’impresa e si stia lavorando non sia possibile inoltrare la domanda per Resto al Sud a Invitalia, ma al momento in cui la domanda verrà approvata, sarà necessario lasciare l’impiego e dedicarsi esclusivamente alla nuova attività.

Nuova attività, presupposto per accedere a Resto al sud

Il bando di agevolazione Resto al Sud di INVITALIA è previsto solo per le nuove attività. Per nuova attività si intende imprese di nuova costituzione o imprese che siano nate dopo il 21 giugno 2017. La domanda può essere presentata quindi, dalle SRL a condizione che quest’ultime siano:

  • società costituite (successivamente alla data 21/06/2017);
  • società costituende avendo come ultimo termine di costituzioni 60 giorni o 120 giorni se i soggetti sono residenti all’estero, dopo l’esito positivo alla richiesta.

Per il comparto delle libere professioni, sono previste la sola apertura della partita IVA per le attività svolte in forma individuale e la costituzione di società tra professionisti per le attività svolte in forma collettiva.

Investimento finanziabile, ditta individuale o società, cosa cambia

A seconda che si tratti di un attività svolta sotto forma individuale o societaria le soglie di finanziamento massime variano. Infatti, per le imprese esercitate in forma individuale, e quindi con un solo soggetto proponente, il finanziamento massimo è pari a 60.000 euro; mentre per le imprese esercitate in forma societaria è possibile richiedere un finanziamento massimo di 50.000 euro per ogni socio richiedente, finanziamento che complessivamente può arrivare fino a 200.000 euro nel caso di società composte da quattro soci che rispettino i requisiti.

Compagine societaria di una srl per accedere a Resto al Sud

Per una SRL che vuole accedere al bando di agevolazione finanziaria INVITALIA – Resto al Sud è importante che la composizione della compagine sociale rispetti quanto segue:

  • ogni socio richiedente deve possedere i requisiti soggettivi per poter accedere alle agevolazioni;
  • questo non implica che l’intera compagine sociale debba essere costituita da soci che possiedono i requisiti;
  • non sono previsti vincoli per la ripartizione delle quote societarie.

Anche se nelle FAQ di INVITALIA è chiarito inoltre che, affinché siano rispettati i parametri per richiedere il finanziamento agevolato del bando Resto al Sud, i soci che non rispettano i requisiti non devono superare 1/3 della compagine sociale e non devono avere rapporti di parentela fino al quarto grado con nessuno dei richiedenti.

Occorre, quindi fare la distinzione tra:

  • soci richiedenti, che possiedono i requisiti per accedere a Resto al Sud;
  • soci partecipanti, che non concorreranno alla richiesta del finanziamento e che per tali ragioni non verranno computati nella sommatoria del massimale finanziabile.

Cosa succede in caso di variazione della compagine sociale e in caso di cessione delle quote societarie.

La variazione la compagine sociale è possibile solo a patto che siano osservate le previsioni di legge. Sarà fondamentale oltre la documentazione richiesta per la variazione che siano indicate le motivazioni del cambiamento e delle conseguenze sul progetto imprenditoriale approvato.

La richiesta di variazione della compagine societaria di una srl è soggetta ad una valutazione da parte dell’Agenzia INVITALIA, tale valutazione potrà comportare l’approvazione o il diniego. In ogni caso, non sono consentite variazioni che comportino modifiche sostanziali al progetto imprenditoriale approvato e individuato nel Provvedimento di concessione, pena la revoca delle agevolazioni, ovvero variazioni che impattino su elementi oggetto di specifica valutazione in sede istruttoria oppure che rilevino ai fini della coerenza complessiva del progetto o sugli aspetti indicati nel Provvedimento di concessione.

È fondamentale ricordare che la variazione di compagine effettuata senza l’autorizzazione dell’Agenzia INVITALIA è causa di revoca delle agevolazioni.

Per qual che concerne invece la cessione delle quote societarie nell’ambito della richiesta di Resto al Sud, fermo restando la validità di quanto già evidenziato nelle righe precedenti, trattandosi nel caso specifico della cessione di quote di una delle cause di variazione della compagine sociale, va aggiunto che per il caso specifico della cessione delle quote ad un’ investitore, INVITALIA chiarisce che: “le imprese beneficiarie possono richiedere a Invitalia l’autorizzazione all’ingresso, in compagine, di investitori istituzionali o qualificati, o Business Angel. Tale richiesta sarà valutata dall’Agenzia sulla base della presenza delle seguenti condizioni: che l’investitore abbia intenzione di apportare risorse finanziarie pari almeno al 15% del programma di spesa ammesso alle agevolazioni e che abbia una quota di capitale sociale inferiore al 50%; inoltre, nel caso in cui l’investitore sia un Business Angel, lo stesso dovrà risultare iscritto ad una delle associazioni di categoria ad oggi esistenti, oppure dovrà dimostrare di aver già effettuato operazioni di investimento in almeno altre due Start-Up/PMI innovative, per un importo cumulativo minimo di € 50.000.

Quando la forma giuridica indicata nella domanda è vincolante per l’ammissione alle agevolazioni.

La scelta indicata al momento della presentazione della domanda è vincolante solo per le attività libero professionali. In particolare, le attività libero professionali di tipo ordinistico devono obbligatoriamente costituirsi nelle forme di:

  • attività libero professionali svolte in forma individuale;
  • società tra professionisti.

Per le altre attività libero professionali, la scelta indicata nella domanda deve essere invece confermata al momento dell’ammissione alle agevolazioni.

Ambra Munforte
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