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Guide pratiche
27/07/2024
8 min
Rosario EmmiRosario Emmi

Srl vs srls quale conviene?

Quando un imprenditore pensa a dare una forma giuridica alla sua azienda, la scelta della forma societaria rappresenta un passaggio fondamentale.

Srl vs srls quale conviene?
Guide pratiche
27/07/2024
8 min
Rosario EmmiRosario Emmi

Quando un imprenditore pensa a dare una forma giuridica alla sua azienda, la scelta della forma societaria rappresenta un passaggio fondamentale. Tra le opzioni più popolari figurano la Società a Responsabilità Limitata (SRL) e la sua versione semplificata, la Società a Responsabilità Limitata Semplificata (SRLS). Entrambe offrono il vantaggio della responsabilità limitata, ma presentano differenze significative che possono influenzare il successo e lo sviluppo futuro dell’impresa.

Costi di costituzione e capitale sociale

Il primo aspetto che salta all’occhio nel confronto tra SRL e SRLS è la differenza nei costi di costituzione. La SRLS si distingue per la sua accessibilità economica: con una spesa che si aggira intorno ai 300-400 euro, rappresenta un’opzione allettante per chi dispone di un budget limitato. Questa cifra copre le spese essenziali come l’imposta di registro, i diritti camerali e le spese amministrative, senza il bisogno di ricorrere a un notaio per la redazione dell’atto costitutivo.

D’altro canto, la costituzione di una SRL richiede un investimento iniziale più consistente, generalmente compreso tra i 2.000 e i 3.000 euro. Questa somma include gli onorari notarili per la redazione dell’atto costitutivo e dello statuto, oltre alle imposte e ai diritti camerali. Sebbene più onerosa, questa opzione offre una maggiore flessibilità nella strutturazione della società.

Per quanto riguarda il capitale sociale, la SRLS presenta un limite massimo di 9.999 euro, mentre per la SRL non esiste un tetto, con un minimo fissato a 1 euro. Questa differenza può sembrare marginale all’inizio, ma può diventare significativa man mano che l’azienda cresce e necessita di maggiori investimenti o finanziamenti.

Flessibilità e personalizzazione: il vero discrimine

La vera distinzione tra SRL e SRLS emerge quando si considerano le possibilità di personalizzazione dello statuto societario. La SRLS, pur essendo economicamente vantaggiosa, impone l’adozione di uno statuto standard predefinito dal legislatore. Questa rigidità si traduce in una serie di limitazioni che possono rivelarsi problematiche per imprese con esigenze specifiche o ambizioni di crescita rapida.

Ad esempio, nella SRLS non è possibile introdurre clausole che differenzino i diritti dei soci in base alle quote possedute. Ogni socio, indipendentemente dall’entità del suo investimento, gode degli stessi diritti e doveri. Questa uniformità, se da un lato semplifica la gestione, dall’altro può scoraggiare potenziali investitori interessati a ottenere un maggior controllo in cambio di un apporto di capitale più consistente.

Inoltre, la SRLS non consente la creazione di organi amministrativi complessi. La gestione è affidata a un amministratore unico o a più amministratori con poteri congiunti o disgiunti, senza la possibilità di istituire un consiglio di amministrazione strutturato. Questa limitazione può risultare problematica per aziende che necessitano di una governance più articolata o che prevedono l’ingresso di investitori istituzionali.

Al contrario, la SRL offre un ampio margine di manovra nella definizione della struttura societaria. È possibile creare categorie di quote con diritti diversificati, stabilire meccanismi di voto plurimo, e strutturare l’organo amministrativo in modo da riflettere le specifiche esigenze dell’impresa. Questa flessibilità si rivela particolarmente preziosa per startup innovative o aziende che prevedono una rapida espansione e l’ingresso di nuovi soci o investitori.

Un’altra differenza fondamentale riguarda la composizione della compagine sociale. La SRLS è riservata esclusivamente alle persone fisiche, escludendo la possibilità di partecipazione per persone giuridiche. Questa restrizione può limitare le opportunità di partnership strategiche o l’ingresso di investitori istituzionali, elementi spesso cruciali per lo sviluppo e la crescita di un’impresa.

La SRL, invece, non pone limitazioni in questo senso. Possono essere soci sia persone fisiche che giuridiche, aprendo la strada a strutture societarie più complesse e a maggiori opportunità di finanziamento e collaborazione. Questa apertura può rivelarsi un vantaggio competitivo significativo, soprattutto in settori ad alta intensità di capitale o in mercati che richiedono partnership strategiche per l’espansione.

Percezione del mercato e brand

Un aspetto spesso sottovalutato, ma di cruciale importanza, è l’impatto che la scelta tra SRL e SRLS può avere sulla percezione del mercato e sull’immagine aziendale. La SRLS, pur essendo una soluzione pratica ed economica, può essere vista da alcuni stakeholder come indicativa di un minor impegno finanziario da parte dei fondatori. Questa percezione potrebbe influenzare negativamente la fiducia di potenziali clienti, fornitori o partner commerciali.

La SRL, d’altra parte, tende ad essere percepita come una struttura più solida e matura. L’investimento iniziale maggiore e la possibilità di personalizzare lo statuto possono trasmettere un’immagine di maggior serietà e impegno a lungo termine. Questo può tradursi in un vantaggio competitivo, specialmente nei settori dove la reputazione e la solidità finanziaria sono fattori critici di successo.

Tuttavia, è importante sottolineare che la percezione del mercato non è determinata solo dalla forma societaria, ma anche e soprattutto dalle azioni e dai risultati dell’impresa. Una SRLS ben gestita e di successo può certamente superare qualsiasi pregiudizio iniziale legato alla sua forma giuridica.

Dal punto di vista degli adempimenti ordinari non cambia niente

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, gli adempimenti amministrativi e fiscali per SRL e SRLS sono sostanzialmente identici. Entrambe le forme societarie sono soggette alla tenuta della contabilità ordinaria, alla presentazione delle dichiarazioni IVA e dei redditi, al pagamento delle imposte societarie (IRES e IRAP) e agli obblighi previdenziali per dipendenti e soci lavoratori.

Questa parità di trattamento implica che i costi di gestione ordinaria, inclusi quelli per la consulenza contabile e fiscale, siano generalmente equivalenti per SRL e SRLS. Il costo del commercialista, ad esempio, non dipende dalla forma societaria scelta, ma piuttosto dalla complessità delle operazioni aziendali e dal volume d’affari.

Al contrario un aspetto da considerare nella scelta tra SRL e SRLS sono le prospettive di crescita dell’impresa e la possibilità di trasformazione societaria. La SRLS, con il suo limite di capitale sociale e le restrizioni statutarie, può rivelarsi una "gabbia dorata" per aziende in rapida espansione. Sebbene sia possibile trasformare una SRLS in una SRL ordinaria, questo processo comporta costi e complessità che potrebbero essere evitati optando fin dall’inizio per una SRL.

La SRL, grazie alla sua maggiore flessibilità, si presta meglio a scenari di crescita rapida, all’ingresso di nuovi investitori o a operazioni straordinarie come fusioni o acquisizioni. La possibilità di modificare lo statuto per adattarlo alle mutevoli esigenze dell’impresa rappresenta un vantaggio significativo in un contesto economico dinamico e competitivo.

Innovazione e accesso a finanziamenti

Per le startup innovative o le imprese che puntano a settori ad alta tecnologia, la scelta tra SRL e SRLS può avere implicazioni significative. La rigidità statutaria della SRLS può rendere più complesso l’accesso a determinate forme di finanziamento o agevolazioni fiscali dedicate alle imprese innovative. La SRL, con la sua maggiore flessibilità, si presta meglio all’implementazione di strutture societarie compatibili con i requisiti delle startup innovative, facilitando l’accesso a incentivi fiscali, finanziamenti agevolati e programmi di accelerazione.

Inoltre, la possibilità di emettere strumenti finanziari partecipativi o di creare categorie speciali di quote può rendere la SRL più attraente per investitori di venture capital o business angel, figure chiave nell’ecosistema delle startup innovative.

Una scelta strategica

La decisione tra SRL e SRLS non dovrebbe basarsi esclusivamente sul risparmio iniziale, ma dovrebbe considerare attentamente le prospettive a lungo termine dell’impresa. Per progetti imprenditoriali con ambizioni di crescita significativa, necessità di strutture di governance complesse o probabilità di attirare investimenti esterni, la SRL rappresenta generalmente la scelta più adeguata, nonostante il maggior costo iniziale.

D’altra parte, la SRLS rimane un’opzione valida per piccole imprese, attività familiari o progetti imprenditoriali in fase di test, dove la semplicità di gestione e il contenimento dei costi iniziali sono prioritari. È particolarmente adatta per chi desidera avviare un’attività con un budget limitato, mantenendo comunque il vantaggio della responsabilità limitata.

In definitiva, la scelta tra SRL e SRLS va oltre una semplice valutazione dei costi iniziali. Richiede una riflessione approfondita sugli obiettivi a lungo termine dell’impresa, sulle strategie di crescita, sulle esigenze di governance e sulle potenziali fonti di finanziamento.

La SRLS offre un punto di ingresso economico nel mondo dell’imprenditoria, ideale per chi vuole testare un’idea di business con rischi finanziari limitati. La SRL, d’altro canto, fornisce una piattaforma più robusta e flessibile, capace di adattarsi e crescere insieme all’impresa.

La decisione finale dovrebbe scaturire da un’attenta analisi del progetto imprenditoriale, delle risorse disponibili e delle aspirazioni future. In questo processo, la consulenza di professionisti esperti può rivelarsi preziosa per navigare le complessità legali e fiscali e per allineare la scelta della forma societaria con la visione e gli obiettivi dell’imprenditore.

Indipendentemente dalla scelta, sia la SRL che la SRLS offrono il vantaggio fondamentale della responsabilità limitata, proteggendo il patrimonio personale dei soci. Questo elemento di sicurezza permette agli imprenditori di perseguire le proprie ambizioni con la tranquillità necessaria per innovare e crescere.

Rosario Emmi

Rosario Emmi

Autore

Dottore Commercialista e Founder di Proclama SPA tra professionisti. Specializzato in startup e PMI innovative, equity crowdfunding, e-commerce e digitalizzazione dei processi aziendali. Autore per Partitaiva.it su temi di intelligenza artificiale applicata alla professione contabile e innovazione digitale.

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