Sfide e Opportunità per il Settore Dilettantistico dalla riforma dello sport
E’ venuto di recente alla ribalta il tema del lavoro sportivo. Da parte degli operatori economici sono parecchi gli interrogativi e le polemiche riguardo alla Riforma del Lavoro Sportivo, parte della più ampia Riforma dello Sport. Nell’articolo di oggi, esploreremo il tema e analizzeremo come la riforma potrebbe influenzare il settore dilettantistico.
Le sfide del lavoro sportivo dilettantistico
Il lavoro sportivo dilettantistico è un’area complessa e stratificata, che va dai piccoli circoli sportivi di quartiere alle grandi società con risorse significative. Il settore dilettantistico si trova ad affrontare questioni legate all’inquadramento giuridico, tributario, previdenziale e assicurativo dei lavoratori, con conseguenti difficoltà per le associazioni e le società sportive. La pandemia ha ulteriormente messo in evidenza queste problematiche, lasciando molti collaboratori senza forme di assistenza e sostegno economico.

La Riforma del Lavoro Sportivo: opportunità e incertezze
Con l’entrata in vigore del Dlgs 36/2021 il prossimo 1/7/2023, la Riforma del Lavoro Sportivo modificherà radicalmente il paradigma delle prestazioni lavorative nel settore dilettantistico. La riforma stabilisce due tipologie di prestazioni: lavorative subordinato o autonomo e prestazioni amatoriali o volontarie. Ciò dovrebbe chiarire la posizione delle persone coinvolte nello sport, garantendo loro maggiori tutele e coperture previdenziali ed assicurative.
Tutele e coperture per i lavoratori sportivi dilettantistici
Chiarimenti riguardo all’inquadramento del personale
Rispetto delle normative fiscali e previdenziali
Il dibattito sul lavoro sportivo dilettantistico dopo Report
Il servizio giornalistico di Report ha sollevato polemiche e dibattiti sull’inquadramento dei lavoratori dilettantistici e la Riforma del Lavoro Sportivo. Tuttavia, è importante sottolineare che la questione non è affatto recente e risale a tempi ben prima della pandemia. Su questo tema, vi sono stati numerosi interventi di diverse istituzioni, tra cui il Ministero del Lavoro, il CONI e l’Agenzia delle Entrate.
La realtà ci dice che moltissimi sodalizi sportivi dilettantistici sono gestiti attraverso modalità imprenditoriali, sotto le mentite spoglie dell’ente associativo non commerciale, per cui devono rispondere a logiche di mercato, che li renderebbero non concorrenziali se dovessero sopportare i maggiori costi di una assunzione.

Il futuro del settore dilettantistico dopo la Riforma
Con la Riforma del Lavoro Sportivo, si spera di superare le distorsioni e le incertezze che caratterizzano il settore dilettantistico, offrendo maggiori tutele e diritti ai lavoratori. Tuttavia, rimane da vedere come questa riforma influenzerà il settore a lungo termine e se sarà in grado di conciliare le diverse realtà che compongono il mondo sportivo dilettantistico.
Per ulteriori approfondimenti sulla Riforma dello Sport e le implicazioni per il lavoro dilettantistico, vi invitiamo a consultare il sito del Ministero.





