Piani di risanamento e ristrutturazione per imprese pubbliche: come affrontare la crisi aziendale
Il recupero e la stabilizzazione delle imprese pubbliche in difficoltà sono un tema di notevole importanza nel panorama economico italiano. La legislazione vigente prevede specifici approcci e strumenti per affrontare la crisi di queste imprese, tra cui i piani di risanamento e ristrutturazione. In questo articolo, esamineremo questi strumenti, confrontandoli con gli approcci previsti dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza (CC.II.), e valuteremo l’efficacia di misure combinate per superare le sfide economiche che le imprese pubbliche devono affrontare.
Le soluzioni previste dalla legislazione
La legislazione italiana prevede diversi strumenti per affrontare la crisi aziendale, principalmente attraverso il Codice della Crisi e dell’Insolvenza e il Testo Unico sulle Società Pubbliche (T.U. S.P.). Questi strumenti comprendono:
Piani di risanamento
Piani di ristrutturazione aziendale
Programmi di valutazione del rischio

Il piano di risanamento nel Testo Unico sulle Società Pubbliche
Il piano di risanamento previsto dal T.U. S.P. è uno strumento neutro che ha l’obiettivo di rimuovere le cause della crisi e recuperare l’equilibrio economico e finanziario dell’impresa. Questo piano può essere implementato ispirandosi all’esperienza del piano attestato di cui all’articolo 56 del CC.II., che è l’approccio più simile presente nell’ordinamento italiano.

Il piano di ristrutturazione aziendale nel Testo Unico sulle Società Pubbliche
Il piano di ristrutturazione aziendale è un atto nel quale, oltre a dimostrare le comprovate possibilità di recupero dell’equilibrio economico dell’attività svolta, è necessario intervenire per ristrutturare l’azienda. Questo piano è più complesso rispetto a quello di risanamento e dovrebbe operare sull’organizzazione del lavoro e la struttura del business, pur nella continuità dell’attività di servizio pubblico affidata.

In altre parole, permettere l’utilizzo dei software specifici approntati dalla commissione che ha redatto le disposizioni sulla composizione negoziata ed indicati ed illustrati nel decreto dirigenziale e del protocollo accluso.
Combinare piani di risanamento e ristrutturazione con gli strumenti del Codice della Crisi e dell’Insolvenza
È possibile combinare i piani di risanamento e ristrutturazione previsti dal Testo Unico sulle Società Pubbliche con gli strumenti del Codice della Crisi e dell’Insolvenza, come i piani attestati ex art. 56 o gli accordi di ristrutturazione dei debiti di cui al 57 CC.II. Questo approccio combinato può offrire una soluzione più completa, capace di coinvolgere sia i soci enti pubblici che i terzi (ovvero i creditori) nel processo di risanamento e ristrutturazione.
Conclusioni
Gli strumenti previsti dalla legislazione italiana per affrontare la crisi aziendale nelle imprese pubbliche, come i piani di risanamento e ristrutturazione, offrono soluzioni flessibili e adattabili alle specifiche esigenze di ciascuna situazione. La combinazione di questi strumenti con le soluzioni previste dal Codice della Crisi e dell’Insolvenza può fornire un approccio più completo ed efficace per affrontare e superare le difficoltà economiche che le imprese pubbliche devono affrontare.




