Le restrizioni degli incarichi esterni per i pubblici dipendenti
Nel mondo professionale, soprattutto per i dipendenti del settore pubblico, sono presenti alcune restrizioni riguardo allo svolgimento di determinate attività esterne. Queste restrizioni interessano soprattutto l’assunzione di incarichi di amministrazione in società di capitali. In questo articolo, esploreremo le norme che regolamentano tali divieti e le possibili conseguenze per i dipendenti pubblici coinvolti.
Secondo l’articolo 60 del Dpr 3/1957, i dipendenti pubblici non possono esercitare il commercio, l’industria, né alcuna professione o assumere impieghi alle dipendenze di privati o accettare cariche in società costituite a fini di lucro, tranne che si tratti di situazioni specifiche previste dalla legge. Vediamo più da vicino le principali limitazioni e le ragioni alla base di queste misure.

La causa di incompatibilità
Sono presenti alcune cause di incompatibilità che possono portare a una diffida e, in casi più gravi, alla decadenza dal pubblico impiego. Ad esempio, se un dipendente pubblico svolge un’attività vietata dalla legge, questa non è autorizzabile dall’amministrazione di appartenenza. Inoltre, il Dlgs 165/2001 si riferisce agli incarichi per cui sono stati omessi la richiesta di autorizzazione e il versamento del compenso in ipotesi di violazione del divieto di assumere incarichi retribuiti senza autorizzazione.
La Corte dei conti, Sez. Giurisdizionale Umbria, con sentenza n. 60/2022, ha recentemente condannato un dipendente pubblico per aver percepito un compenso per un incarico vietato, incompatibile con il mantenimento della qualità di pubblico dipendente e, quindi, non autorizzabile. Questo caso rappresenta un esempio delle possibili conseguenze legali per i dipendenti pubblici coinvolti in attività non autorizzate.
“Con queste motivazioni, la Corte dei conti, Sez. Giurisdizionale Umbria, con sentenza n. 60/2022, ha condannato il dipendente percepite per un incarico vietato, incompatibile con il mantenimento della qualità di pubblico dipendente e, quindi, non autorizzabile.”
In sintesi: le principali limitazioni per i dipendenti pubblici
Non possono esercitare il commercio, l’industria o alcuna professione;
Non possono assumere impieghi alle dipendenze di privati;
Non possono accettare cariche in società costituite a fini di lucro, tranne in casi specifici previsti dalla legge.
Vi sono quindi diverse restrizioni per quanto riguarda l’assunzione di incarichi esterni per i dipendenti pubblici. È importante essere consapevoli di queste limitazioni e rispettare le norme vigenti per evitare conseguenze legali.

Faq
- Quali sono le principali restrizioni per i dipendenti pubblici riguardo agli incarichi esterni?
Non possono esercitare il commercio, l’industria, né alcuna professione, non possono assumere impieghi alle dipendenze di privati e non possono accettare cariche in società costituite a fini di lucro, tranne in casi specifici previsti dalla legge.
- Quali sono le conseguenze per un dipendente pubblico che violi queste restrizioni?
Le conseguenze possono includere diffide, decadenza dal pubblico impiego e sanzioni legali.
- Quali sono le eccezioni a queste restrizioni?
Le eccezioni sono previste dalla legge, come cariche in società o enti per le quali la nomina è riservata allo Stato e sia all’uopo intervenuta l’autorizzazione del Ministro competente.




