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Guide pratiche
07/05/2025
9 min
Redazione SRL onlineRedazione SRL online

Detrazione fiscale al 65% per investimenti in startup: Opportunità 2025 per SRL

Il 2025 segna un punto di svolta per gli investimenti in startup innovative grazie all’aumento delle agevolazioni fiscali. La detrazione IRPEF sale al 65% per le persone fisiche, mentre resta confermata la deduzione IRES del 30% per le società.

Detrazione fiscale al 65% per investimenti in startup: Opportunità 2025 per SRL
Guide pratiche
07/05/2025
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Il 2025 segna un punto di svolta per gli investimenti in startup innovative grazie all’aumento delle agevolazioni fiscali. La detrazione IRPEF sale al 65% per le persone fisiche, mentre resta confermata la deduzione IRES del 30% per le società. Scopriamo insieme come le SRL possono sfruttare queste opportunità per diversificare i propri investimenti e ottenere significativi vantaggi fiscali.

Le nuove detrazioni fiscali per investimenti in startup innovative

Le recenti riforme fiscali hanno potenziato significativamente gli incentivi per chi investe in startup innovative. In particolare, la Legge annuale sulla Concorrenza (L. 193/2024) e la cosiddetta "Legge Startup" (L. 162/2024) hanno introdotto importanti novità che entrano pienamente in vigore nel 2025.

Le modifiche più rilevanti riguardano i regimi di detrazione per le persone fisiche e di deduzione per le società di capitali, con l’obiettivo di incoraggiare il flusso di capitali verso imprese ad alto contenuto tecnologico nelle prime fasi di sviluppo.

Principali novità fiscali 2025:

  • Detrazione IRPEF al 65% per persone fisiche che investono in startup innovative

  • Deduzione IRES del 30% per società che investono in startup innovative

  • Esenzione completa delle plusvalenze da cessione di partecipazioni

  • Credito d’imposta dell’8% per incubatori e acceleratori certificati

Detrazione IRPEF al 65%: come funziona

Dal 1° gennaio 2025, le persone fisiche che investono nel capitale di rischio di startup innovative possono beneficiare di una detrazione IRPEF potenziata, che sale dal precedente 50% al 65% dell’importo investito. Questo rappresenta un incremento significativo rispetto al regime precedente e può tradursi in un consistente risparmio fiscale.

La detrazione maggiorata si applica agli investimenti effettuati in startup innovative entro i primi tre anni dalla loro costituzione, con un limite massimo di investimento agevolabile di 100.000 euro per periodo d’imposta. Questo significa che un investitore che apporta 100.000 euro nel capitale di una startup innovativa può recuperare fino a 65.000 euro in termini di minore IRPEF da versare.

Esempio pratico

Un imprenditore decide di investire 80.000 euro in una startup innovativa costituita nel 2023:

  • Importo investito: € 80.000

  • Detrazione IRPEF (65%): € 52.000

  • Costo effettivo dell’investimento: € 28.000

Questo significa che lo Stato, di fatto, finanzia oltre la metà dell’investimento attraverso il risparmio fiscale.

È importante sottolineare che queste detrazioni vengono concesse ai sensi del Regolamento "de minimis" (Regolamento UE n. 2831/2023) e sono soggette ad alcune limitazioni. In particolare, la startup innovativa destinataria dell’investimento non può ottenere aiuti in regime "de minimis" per più di 300.000 euro nell’arco di tre esercizi finanziari.

Condizioni e vincoli per accedere alla detrazione al 65%

Per poter beneficiare di questa generosa agevolazione fiscale, è necessario rispettare alcuni requisiti fondamentali:

  • Holding period

    : L’investimento deve essere mantenuto per almeno tre anni. In caso di cessione anticipata, il contribuente è tenuto a restituire l’importo detratto maggiorato degli interessi legali.

  • Limite di partecipazione

    : L’agevolazione non si applica se, a seguito dell’investimento, l’investitore detiene una partecipazione superiore al 25% del capitale sociale o dei diritti di voto della startup.

  • Conflitto di interessi

    : La detrazione è esclusa quando l’investitore (o società a lui collegata) sia fornitore della startup per oltre il 25% del fatturato.

Questi vincoli sono stati introdotti per evitare abusi e concentrazioni anomale di vantaggi fiscali, assicurando che gli incentivi vadano effettivamente a supporto di vero capitale di rischio e non a schemi elusivi.

Deduzione IRES del 30% per le SRL che investono in startup

Anche le SRL e altre società soggette a IRES possono ottenere importanti benefici fiscali investendo in startup innovative. La normativa conferma per il 2025 la deduzione dal reddito imponibile pari al 30% dell’importo investito nel capitale di una o più startup innovative.

L’importo massimo deducibile è di 1.800.000 euro per ciascun periodo d’imposta, e anche in questo caso l’investimento deve essere mantenuto per almeno tre anni per non perdere il beneficio.

CaratteristicaDetrazione IRPEF (persone fisiche)Deduzione IRES (società)
Percentuale65% dell’investimento30% dell’investimento
Importo massimo€ 100.000 per periodo d’imposta€ 1.800.000 per periodo d’imposta
Holding period3 anni3 anni
Beneficio effettivoRisparmio IRPEF del 65% dell’investimentoRisparmio IRES del 7,2% dell’investimento (30% x 24%)

Per le SRL, la deduzione del 30% si traduce in un risparmio fiscale effettivo del 7,2% dell’importo investito (considerando l’aliquota IRES del 24%). Sebbene il beneficio percentuale sia inferiore rispetto alla detrazione IRPEF, l’importo massimo agevolabile è notevolmente più elevato, rendendo questa opportunità particolarmente interessante per le società con utili significativi.

Limitazioni per la deduzione IRES:

Anche per le società valgono limitazioni simili a quelle previste per le persone fisiche. In particolare, la deduzione non spetta se:

  • L’investimento genera una partecipazione qualificata superiore al 25% del capitale sociale o dei diritti di governance della startup

  • La società investitrice è anche fornitrice della startup per un fatturato superiore al 25% dell’investimento agevolabile

Esenzione delle plusvalenze: un ulteriore vantaggio

Un’altra importante agevolazione per chi investe in startup innovative nel 2025 è l’esenzione totale delle plusvalenze derivanti dalla cessione di partecipazioni. Questo significa che, se un investitore (sia persona fisica che società) vende le proprie quote dopo averle detenute per almeno tre anni, l’eventuale guadagno realizzato è completamente esente da imposte.

Questa misura, che era stata introdotta in precedenza ma è ora pienamente operativa, rappresenta un forte incentivo per investitori di medio-lungo periodo, che possono combinare il beneficio immediato della detrazione/deduzione con il vantaggio futuro dell’esenzione fiscale al momento dell’exit.

Strategie per SRL: come massimizzare i benefici fiscali

Per le SRL che desiderano sfruttare queste opportunità fiscali, è possibile adottare diverse strategie

  • Investimento diretto

    : La SRL può investire direttamente nel capitale di una o più startup innovative, beneficiando della deduzione IRES del 30% e della futura esenzione delle plusvalenze.

  • Investimento tramite OICR

    : È possibile investire anche indirettamente, attraverso organismi di investimento collettivo del risparmio (OICR) che a loro volta investono prevalentemente in startup innovative. Anche in questo caso si applicano le agevolazioni fiscali.

  • Combinazione con altri incentivi

    : Per massimizzare i benefici, è possibile combinare gli incentivi per investimenti in startup con altre agevolazioni, come il credito d’imposta per ricerca e sviluppo o per la formazione 4.0.

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I nuovi requisiti 2025 per le startup innovative

La Legge sulla Concorrenza (L. 193/2024) ha introdotto importanti modifiche ai requisiti che un’impresa deve soddisfare per qualificarsi come "startup innovativa" e beneficiare delle relative agevolazioni. Ecco i principali cambiamenti in vigore dal 2025:

Requisiti di base:

  • Essere una micro, piccola o media impresa (MPMI) secondo i parametri UE: meno di 250 dipendenti, fatturato annuo non superiore a 50 milioni di euro, o totale di bilancio non superiore a 43 milioni

  • Avere sede in Italia o in un altro Paese UE purché con sede produttiva o filiale in Italia

  • Avere come oggetto sociale esclusivo o prevalente lo sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico

  • Non svolgere attività prevalente di agenzia o consulenza

    (novità 2025)

  • Non distribuire utili

  • Non essere quotata in un mercato regolamentato

Cambiamenti nella durata dello status di startup innovativa:

  • Il periodo base di iscrizione nella sezione speciale del registro delle imprese è ridotto da 5 a 3 anni
  • È possibile estendere la permanenza fino a 5 anni complessivi se si soddisfa almeno uno dei seguenti requisiti:
    • Incremento al 25% della percentuale di spese in R&S

    • Stipula di almeno un contratto di sperimentazione con una pubblica amministrazione

    • Incremento di ricavi o occupazione superiore al 50% dal secondo al terzo anno

    • Costituzione di una riserva patrimoniale superiore a 50.000 euro attraverso finanziamenti o aumenti di capitale specifici

    • Ottenimento di almeno un brevetto

  • È possibile estendere ulteriormente lo status per periodi di due anni (fino a un massimo di 9 anni complessivi) se si verifica almeno una delle seguenti condizioni:
    • Aumento di capitale a sovrapprezzo da parte di un OICR di importo superiore a 1 milione di euro per ciascun periodo di estensione

    • Incremento dei ricavi superiore al 100% annuo

  • Per le startup già iscritte nella sezione speciale alla data di entrata in vigore della Legge sulla Concorrenza, è previsto un regime transitorio che consente di mantenere lo status oltre il terzo anno, a condizione che i nuovi requisiti vengano soddisfatti entro termini specifici (12 mesi dalla scadenza del terzo anno per le startup iscritte da oltre 18 mesi; 6 mesi per quelle iscritte da meno di 18 mesi).

    Le imprese che non soddisfano più i requisiti di startup innovativa possono comunque passare nella categoria delle PMI innovative, qualora ne rispettino i relativi requisiti.

    Conclusione: un’opportunità da non perdere per le SRL

    Le agevolazioni fiscali per investimenti in startup innovative rappresentano una straordinaria opportunità per le SRL che desiderano diversificare i propri investimenti e al contempo ridurre il carico fiscale. Con una deduzione IRES del 30% e l’esenzione totale delle plusvalenze, il ritorno potenziale su questi investimenti può essere significativamente amplificato.

    Il 2025 si presenta come un anno particolarmente favorevole per intraprendere questo tipo di operazioni, grazie al potenziamento degli incentivi e all’ecosistema startup italiano in costante crescita. Tuttavia, è fondamentale pianificare attentamente questi investimenti, rispettando tutti i requisiti previsti dalla normativa per non perdere i benefici fiscali.

    Un’adeguata consulenza fiscale e legale può fare la differenza nell’identificazione delle migliori opportunità e nella corretta strutturazione dell’operazione, consentendo alla vostra SRL di cogliere appieno i vantaggi offerti da questa importante misura di sostegno all’innovazione.

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    Fonti

    Redazione SRL online

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    Autore

    Membro del team SRLonline, specializzato in consulenza aziendale e servizi per SRL.

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