Il decreto FinTech e l’innovazione finanziaria in Italia: una panoramica completa
Nel mondo delle nuove tecnologie e dell’innovazione finanziaria, l’Italia fa un passo avanti con l’entrata in vigore del decreto FinTech, che promuove la sperimentazione e l’utilizzo della Distributed Ledger Technology (DLT) come la blockchain nel settore finanziario. Scorriamo insieme le novità più interessanti introdotte da questa legislazione e scopriamo come cambieranno il panorama finanziario italiano.
Le principali novità introdotte dal decreto FinTech
Il decreto FinTech, entrato in vigore il 16 maggio 2023, presenta importanti cambiamenti che potrebbero rivoluzionare il settore finanziario italiano. Tra questi, segnaliamo:
La creazione di una "sandbox", un ambiente normativo favorevole per la sperimentazione di infrastrutture di mercato basate sulla DLT;
L’introduzione di un regime organico per l’emissione e la circolazione di strumenti finanziari digitali basati sulla tecnologia a registro distribuito;
La promozione dell’innovazione tecnologica e la digitalizzazione nei settori bancario, finanziario, e assicurativo.

L’obiettivo principale del decreto è quello di consentire ai player di mercato di operare in un ambiente controllato a registro distribuito, assicurando una maggiore affidabilità delle trasmissioni finanziarie e la tutela dei risparmiatori.
Le categorie di strumenti finanziari digitalizzabili
Il decreto FinTech rende possibile la tokenizzazione di diverse categorie di strumenti finanziari, tra cui azioni, obbligazioni, titoli di debito emessi dalle società a responsabilità limitata, ricevute di deposito e strumenti del mercato monetario regolati dal diritto italiano. Questo processo di digitalizzazione potrebbe portare significative semplificazioni e vantaggi per il mercato delle PMI e altri soggetti coinvolti.

Il ruolo del responsabile del registro
Il responsabile del registro e il gestore del servizio DLT dovranno garantire la correttezza, l’integrità e l’aggiornamento delle informazioni sull’emissione e il trasferimento degli strumenti finanziari digitali. Essi avranno l’obbligo di rispondere dei danni causati dalla gestione del registro, nei confronti dell’emittente e del soggetto beneficiario delle scritturazioni.
Ecco chi potrà svolgere il ruolo di responsabile del registro per la circolazione digitale: banche, imprese di investimento, intermediari finanziari, istituti di pagamento, istituti di moneta elettronica, emittenti con [sede legale](https://www.srlonline.com/sede-legale-srl-a-casa-come-fare-e-cosa-evitare-guida-pratica/) in Italia diversi dai precedenti e ulteriori soggetti individuati con regolamento CONSOB.
Un primo passo verso l’evoluzione del settore finanziario in Italia
Con il decreto FinTech, l’Italia si mette al passo con le direttive europee e si avvicina alle realtà di altri Stati membri in termini di innovazione finanziaria e digitalizzazione del mercato. Per le imprese e gli investitori, questo potrebbe rappresentare un’importante opportunità per accedere a nuove forme di finanziamento e strumenti più efficaci ed efficienti.

È chiaro che si tratta solo di un primo passo nella regolamentazione del settore, in attesa di vedere come questi nuovi strumenti e opportunità saranno sfruttati dai soggetti coinvolti e quali impatti avranno sul mercato finanziario italiano nel lungo periodo.
| Aspetti cruciali | Dettagli |
|---|---|
| Entrata in vigore del decreto | 16 maggio 2023 |
| Obiettivo principale | Creazione di un ambiente normativo favorevole per la sperimentazione e l’utilizzo della DLT nel settore finanziario |
| Strumenti finanziari digitalizzabili | Azioni, obbligazioni, titoli di debito, ricevute di deposito, strumenti del mercato monetario, ecc. |




