Torna al blog
Fiscalità e adempimenti
23/09/2021
7 min
Stefano Di FazioStefano Di Fazio

Tre motivi per “non costituire” una Srl unipersonale

Come in molti saprete, a differenza delle società di persone, per le società di capitali è possibile avere un socio unico, come avviene per le imprese individuali e le attività professionali.

Tre motivi per “non costituire” una Srl unipersonale
Fiscalità e adempimenti
23/09/2021
7 min
Stefano Di FazioStefano Di Fazio

Come in molti saprete, a differenza delle società di persone, per le società di capitali è possibile avere un socio unico, come avviene per le imprese individuali e le attività professionali.

È quindi possibile costituire una Srl o una Srl semplificata con un unico socio.

Si tratta di una forma societaria relativamente “giovane”, introdotta infatti nel nostro ordinamento solo nel 1993, quindi oltre 50 anni dopo l’introduzione delle Srl con il Codice civile del 1942. Vista la sua particolare natura, il legislatore ha voluto introdurre alcuni punti fondamentali per aumentarne la riconoscibilità e la sicurezza nei confronti degli stakeholders.

Una delle limitazioni, o comunque degli obblighi previsti per le Srl unipersonali è infatti l’espressa indicazione negli atti e nella corrispondenza della dicitura "unipersonale", che la rende quindi immediatamente identificabile.

Spesso ci chiedono se conviene realmente costituire una Srl unipersonale: noi lo sconsigliamo, esponendo ai clienti tre motivazioni principali che di seguito andremo ad elencare:

1. Versamento capitale sociale

Uno degli elementi fondamentali della Srl è il patrimonio, ed una delle sue componenti fondamentali è il capitale sociale.

Dal 2013

non esiste più l’obbligo di avere un capitale minimo nelle Srl, per cui è possibile costituirne una anche con capitale di 1 euro. Tuttavia, esiste una particolare limitazione, per cui nel caso di Srl con capitale inferiore a 10.000 euro, è necessario versare interamente il capitale all’atto della costituzione della società.

Capita spesso che il capitale sociale sia inferiore ai 3.000 euro e da luglio 2020 anche a 2.000 euro. Questo avviene perché essendo la soglia antiriciclaggio superiore ai tale cifra, non è possibile versare il capitale in contanti ma solo con mezzi tracciabili, in genere assegni circolari.

Nel caso invece in cui il capitale sociale fosse pari o superiore a 10.000 euro, è prevista la possibilità di versare il 25% del capitale, in genere sempre con assegno circolare, senza limitazioni particolari in termini temporali per il versamento della rimanente parte, che risulta comunque essere sempre dovuta.

Qui interviene il primo degli aspetti negativi dell’Srl unipersonale: nel caso in cui la società sia costituita da un unico socio, infatti, è necessario versare interamente il capitale sociale, anche in caso di società con capitale sociale inferiore a 10.000 euro. Questo costituisce quindi un chiaro svantaggio rispetto ad una Srl costituita da più soci.

2. Imponibile previdenziale (INPS)

Come funziona la previdenza per i soci di una SRL?

Come previsto dall’INPS è iscrivibile il socio che, sebbene non abbia la piena responsabilità giuridica ed indipendentemente dalla qualifica di amministratore, esercita in modo personale, continuativo e prevalente l’attività prevista dall’oggetto sociale".

L’art. 1, comma 203, della legge 662/1996 (che ha sostituito il 1° comma dell’art. 29 della legge 160/1975), ha ridefinito i requisiti dei soggetti iscrivibili nella gestione Commercianti ed ha introdotto l’iscrivibilità della figura del socio di società a responsabilità limitata, in presenza degli altri requisiti, fra i quali la partecipazione personale al lavoro aziendale con carattere di abitualità e di prevalenza, pur in assenza di piena responsabilità giuridica. La disposizione va applicata anche al socio unico di Srl che ha quindi l’obbligo assicurativo se partecipa al lavoro aziendale (attività esecutiva, organizzativa e di direzione) con carattere di abitualità e di prevalenza a prescindere dal numero dei dipendenti occupati nell’impresa.”

Cosa significa? Che ciascun socio che svolga attività operativa nella società, sia essa artigianale o commerciale ed a prescindere dal fatto che sia amministratore o meno, deve versare i “famosi” contributi fissi all’INPS, che attualmente ammontano a circa 1.000 euro ogni 3 mesi. In più, i soci lavoratori che siano iscritti all’INPS, devono anche versare una eccedenza contributiva calcolata sull’imponibile fiscale della SRL, in rapporto alla sua quota di partecipazione agli utili della società stessa, a prescindere dal fatto che questi utili siano stati percepiti o meno.

Quindi considerando, ad esempio, una SRL commerciale/di servizi con due soci al 50% di partecipazione ciascuno, entrambi soci lavoratori, e considerando un imponibile societario di 60.000 euro, i soci avranno un’incidenza di imponibile previdenziale di 30.000 euro ciascuno. Ciò significa che oltre a pagare i contributi fissi, circa 4.000 euro in un anno (che sono calcolati su un imponibile previdenziale figurativo di circa 15.000 euro), dovrà pagare una ulteriore eccedenza di circa il 24% sulla differenza tra 30.000 euro e 15.000 euro, ovvero il 24% circa di 15.000 euro (oltretutto a saldo e acconto). O per semplificare si può considerare il 24% circa di 30.000 euro.

Perché tale aspetto incide nel caso di una SRL unipersonale?

E’ presto detto. Come nel caso dell’impresa individuale, per una SRL unipersonale è in genere il socio unico che presta l’attività lavorativa, o comunque l’INPS tende ad iscrivere anche d’ufficio il socio unico partendo dal presupposto che “qualcuno” deve lavorare nella società, se questa è operativa e produce ricavi.

Nel caso descritto in precedenza, quindi, il socio unico verserà il 24% circa su 60.000 euro.

Come possiamo notare, l’importo da versare sarà notevolmente maggiore, anche se i più attenti potranno obiettare che comunque l’importo complessivo da versare in termini di contributi INPS è uguale. Vero!

Tuttavia, qualora il secondo socio fosse un semplice socio di capitali, quindi non operativo, la situazione cambierebbe drasticamente, e solo uno dei due soci dovrebbe versare i contributi previdenziali, sulla sua quota di partecipazione (quindi il 24% circa su 30.000 euro).

Nella SRL unipersonale non è quindi possibile “ridurre” il carico previdenziale, che potrebbe essere abbassato in maniera semplice optando per una SRL con più soci non operativi, come ad esempio, dei familiari o piccoli investitori.

 

3. Separazione con il patrimonio personale

Uno dei principali motivi per cui costituire una Srl è sicuramente la responsabilità limitata per le obbligazioni sociali, ovvero la società risponde con il proprio patrimonio dei debiti contratti, e non i singoli soci con i loro patrimoni personali.

Tuttavia, ciò non può portare a pensare che sia possibile contrarre qualsiasi tipo di debito visto che si è schermati dalla Srl, poiché è il Codice civile a porre delle limitazioni alle attività svolte soprattutto dagli amministratori ma anche dei soci, e prevedendo espressamente delle responsabilità personali in caso di condotta colposa e dolosa in danno di soci, creditori e stakeholders.

Anche gli amministratori e soci di Srl rischiano potenzialmente quindi con il proprio patrimonio personale.

A ciò si aggiunga che soprattutto negli ultimi anni, per le società a ristretta base azionaria, diverse sentenze della Cassazione hanno puntato il dito in maniera sempre maggiore sulle responsabilità degli amministratori, che sono anche spesso soci in caso di società a ristretta base azionaria, rendendo di fatto in diverse circostanze la responsabilità come illimitata.

Una Srl unipersonale è forse la società a ristretta base azionaria per eccellenza, quindi è potenzialmente più semplice per il socio unico trovarsi a rischiare il proprio patrimonio personale a fronte di richieste di banche, creditori ed enti pubblici. Accade non di rado, ad esempio, che l’Agenzia delle Entrate presuma la distribuzione di utili da parte della Srl ai soci, e spetta al socio l’arduo compito di provare qualcosa che nella maggior parte dei casi non c’è mai stata.

Dopo aver letto l’articolo potrete sicuramente pensare che chi scrive non sia favorevole alla costituzione di Srl unipersonali. E ciò è in parte vero, generalmente tendo a non consigliarla quando un cliente mi propone la costituzione.

Tuttavia, si tratta pur sempre di una Srl, e le motivazioni che ho riportato sopra potrebbero anche non verificarsi come in caso delle responsabilità per soci ed amministratori, o comunque non essere rilevanti o importanti per l’imprenditore.

Stefano Di Fazio

Stefano Di Fazio

Autore

Membro del team SRLonline, specializzato in consulenza aziendale e servizi per SRL.

Supporto Premium

Parla con un referente e ricevi un check sugli incentivi.

Lascia i tuoi dati per essere ricontattato entro 48h. Analizzeremo la tua situazione gratuitamente.

I tuoi dati sono al sicuro. Referente dedicato.

Serve una mano sulla tua SRL?

Parla con il team SRLonline e ricevi un piano operativo in 48h.

Referente dedicato, verifica incentivi 2025 e roadmap fiscale/HR senza fronzoli.

Torna al blog
SRLonline Insights

Serve aiuto?

Siamo online per te.