L’obiettivo di perseguire un utile costante nel tempo, da solo, non è l’unico ingrediente della ricetta per una gestione dell’azienda seria che guarda al futuro.
Oggi è di moda la sostenibilità.
Ma è solo una moda o c’é qualcosa di più profondo e attuale in questa propensione dell’imprenditore e del sistema economico ad uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale e di governance?
L’introduzione di un percorso innovativo e virtuoso nella gestione a lungo termine dell’azienda non è solo una questione reputazionale e di rispetto di norme di legge, oppure di vantaggi economici diretti e mutuati dalle norme in materia di finanza ordinaria o agevolata.
Il percorso trasparente che viene messo a conoscenza di tutti gli stakeholder è un elemento che fa parte della valutazione complessiva dell’azienda, da parte di tutti i soggetti coinvolti.
In Italia è stata introdotta nell’ordinamento giuridico nel 2016, secondo paese dopo gli Stati Uniti, ed è salita di recente alla ribalta per la aderenza ai principi generali e globali in materia di sostenibilità, inseriti nei nuovi standard di bilancio, obbligatori dal 2024 per molte aziende italiane.
Nei prossimi anni il bilancio sostenibile non sarà più la novità, ma la regola, nella valutazione complessiva dell’azienda, e la società benefit avrà esaurito la sua funzione di strumento precursore di una tendenza già in atto negli Stati Uniti.
Ci saranno delle norme più stringenti che delineeranno l’appartenenza delle imprese con un impatto sociale significativo a categorie simili alle B-Corp americani, e la società benefit come la conosciamo adesso sarà la normalità
Quali sono i vantaggi di presentarsi sul mercato, oggi come una impresa innovativa e sostenibile?
I vantaggi sono quelli reputazionali collegati alla specifica attenzione alla sostenibilità ambientale e sociale, per fornitori, investitori, banche e clienti, che saranno sempre più focalizzati su questi temi:
Reputazione di impresa responsabile non solo economicamente ma anche socialmente
Attrattività per i giovani talenti interessati a lavorare in imprese che non seguono solo la logica del profitto
Possibilità di accedere a una rete di imprese riconoscibili per valori e open innovation
Creazione di valore nel business, tramite l’innovazione
Quali sono le fasi per diventare società benefit?
Definire il beneficio per la società e inserirlo nello statuto sociale
Definire gli obiettivi ESG e i relativi indicatori per la misurazione
Analizzare le procedure e verificare la percentuale di raggiungimento degli obiettivi
Identificare lo standard per la valutazione di impatto
Allegare al bilancio la valutazione di impatto
Un aspetto importante, quando si pensa di costituire una società benefit, è quello di comunicare i benefici che si intendono dare, portare questi benefici a conoscenza degli stakeholder e creare una cintura di "credibilità" attorno agli attori principali del progetto.
La credibilità è uno degli aspetti fondamentali della proposta della società benefit e deve essere valutata in modo coerente, per evitare fenomeni di green washing, che sarebbero un boomerang sugli aspetti economici di vantaggio dello strumento.
Quali sono i benefici comuni per l’ambiente e per la comunità?
aiutare le persone e le comunità svantaggiate;
tutelare l’ambiente;
migliorare la salute dell’essere umano;
Promuovere l’arte, la scienza e la conoscenza;
Utilizzare fonti rinnovabili ed energia pulita.
Ogni società benefit deve nominare un responsabile d’impatto, che è la persona fisica che si assume l’onere di assicurare che la società persegua lo scopo benefico dichiarato.
Un passaggio fondamentale è la relazione d’impatto che è lo strumento attraverso il quale la società si propone al pubblico con trasparenza ed immediatezza, informando gli stakholder su alcuni aspetti essenziali quali:
Governance
Lavoratori
Altri soggetti coinvolti
Ambiente
In particolare dovrà indicare per ogni area coinvolta, quali sono i punti di partenza, i benefici programmati e i risultati ottenuti.
Il bilancio sostenibile, si ribadisce, non sarà la novità, bensì la normalità per tutte le aziende. Lo scopo non è solo quello astratto di fare del bene alla comunità, bensì di garantire la continuità aziendale.
Le norme stringenti da un punto di vista burocratico e, soprattutto, una nuova coscienza negli individui che vivono nei paesi più sviluppato, non daranno spazio, in futuro, a politiche aziendali che non privilegino alcuni aspetti fondamentali dell’ambiente e del rispetto dell’essere umano.
Per questo motivo, il costo che si dovrebbe assumere una azienda che non rispettasse questi principi, renderebbe il business sostenibile nel tempo e, pertanto, fallimentare.
Nel medio periodo tutte le società saranno benefit nei fatti, più che nella forma, che conta veramente poco, generando un circuito virtuoso di crescita imprenditoriale in un equilibrio mondiale di miglioramento, si spera, delle condizioni di vita di tutti.





