Il principio DNSH e il suo ruolo nella Tassonomia Verde Europea
Negli ultimi anni, l’Europa ha compiuto passi da gigante nella promozione della finanza sostenibile e nella realizzazione degli obiettivi del Green Deal. Uno degli strumenti chiave in questo processo è la Tassonomia Verde Europea, che definisce i criteri per valutare se un’attività economica contribuisce o meno agli obiettivi di sostenibilità. Oggi vogliamo parlare del principio fondamentale su cui si basa questa tassonomia: il DNSH, ovvero il principio "Do No Significant Harm".
Che cos’è il principio DNSH?
Il principio DNSH (Do No Significant Harm) stabilisce che, affinché un’attività economica possa essere definita sostenibile, essa non solo deve contribuire in modo sostanziale agli obiettivi di sostenibilità, ma anche evitare di arrecare un danno significativo agli altri obiettivi. In altre parole, è necessario un approccio olistico alla sostenibilità, con una visione a ciclo completo che valuti l’impatto dell’attività su tutti gli aspetti ambientali e non solo su uno specifico obiettivo.
Le principali implicazioni del principio DNSH:
Guida nella scelta degli investimenti sostenibili
Ruolo importante nella valutazione dei progetti del PNRR
Applicazione nella legislazione italiana riguardante gli investimenti sostenibili
Applicazione del principio DNSH nel PNRR
Il principio DNSH è stato integrato anche all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che stabilisce le azioni che ogni Stato Membro intraprenderà con i fondi del programma Next Generation EU. Gli investimenti e i progetti relativi al PNRR devono dunque rispettare il principio DNSH per garantire il sostegno alla transizione verso un’economia verde e sostenibile.
La valutazione DNSH nella pratica
Per verificare la conformità al principio DNSH, il MISE ha emesso la circolare n. 120820 del 28 marzo 2022, che prevede una valutazione effettuata tenendo conto delle condizioni di esclusione settoriali, della dimensione dell’investimento e delle informazioni fornite dalle imprese proponenti. Questa valutazione può essere supportata da valutazioni ambientali/dei rischi, certificazioni ambientali (EMAS, UNI EN ISO 14001, Ecolabel) e altre prove.
Il principio di DNSH giocherà un ruolo sempre più centrale nelle dinamiche di incentivazione e finanziamento a livello comunitario e nazionale.
Conclusioni
Il principio DNSH riveste un’importanza cruciale per promuovere un approccio olistico alla sostenibilità e garantire il rispetto degli obiettivi ambientali a livello europeo e nazionale. La sua applicazione nella Tassonomia Verde Europea e nel PNRR rappresenta un passo importante nella direzione giusta, sottolineando la necessità di valutare e comunicare adeguatamente l’impatto ambientale, economico e sociale delle attività in ogni settore economico.

