Trust: adempimenti e tassazione nella campagna dichiarativa 2023
La campagna dichiarativa 2023 per il 2022 è ormai aperta e questo significa che anche i trust e i loro titolari effettivi dovranno adeguarsi alle diverse normative in ambito di adempimenti fiscali e tassazione. In questo articolo analizzeremo nel dettaglio le diverse tipologie di trust, le modalità di tassazione e le scadenze da tenere in considerazione.
Tipologie di trust: opaco, trasparente e interposto
Tra i principali aspetti da considerare nella gestione fiscale di un trust ci sono
La natura del trust (opaco, trasparente o interposto)
Le modalità di tassazione
Gli adempimenti dichiarativi.
Il trust può essere definito opaco quando il trustee ha un potere discrezionale nell’attribuzione dei redditi, mentre si parla di trust trasparente quando i beneficiari hanno un diritto soggettivo alla percezione di tali redditi. La natura di un trust deriva dalle clausole dell’atto costitutivo.

Tassazione del trust opaco e trust trasparente
Il trust opaco e il trust trasparente determinano il reddito imponibile con le medesime modalità. Tuttavia, mentre il trust opaco sconta l’Ires e (salvo specifiche eccezioni) nessuna ulteriore imposizione è dovuta in capo ai beneficiari, il trust trasparente determina lo stesso reddito imponibile del trust opaco ma lo imputa ai beneficiari che, in genere persone fisiche, dovranno dichiararlo nel rigo RL4.
Secondo la circolare 34/E/2022, i beneficiari devono sempre dichiarare i redditi del trust trasparente, anche se questo risulta residente all’estero. Diversamente, i beneficiari di trust opachi non dovranno mai dichiarare i redditi del trust, salvo in due specifici casi:
in ipotesi di trust residente assimilato ad ente commerciale;
in ipotesi di trust estero opaco avente natura paradisiaca.
In sostanza, qualora il trust sia considerato paradisiaco, i frutti saranno tassati in capo al beneficiario residente secondo un principio di cassa.
Il trust estero è considerato paradisiaco se il livello nominale di tassazione dello stesso risulta inferiore al 50% di quello italiano. La previsione normativa determina conteggi e ipotesi non sempre agevoli, per cui il contribuente si vedrà, in diversi casi, costretto a proporre un interpello all’Agenzia delle Entrate.

Trust interposto
Il trust viene definito interposto quando un soggetto, generalmente il disponente o un beneficiario, è titolare di un potere invasivo nei confronti del trustee. In questi casi, il trust si considera inesistente sotto il profilo fiscale ed i redditi risulteranno imputati direttamente in capo all’interponente con le regole sue proprie.
Adempimenti e scadenze
È importante ricordare che il trust e i suoi titolari effettivi saranno interessati dalla compilazione del quadro RW. La circolare 34/E/2022 ha affrontato questo tema in modo innovativo e sarà oggetto di un futuro intervento. Infine, la scadenza per l’invio delle comunicazioni CRS (Common Reporting Standard) del trust è fissata al 30 giugno.

Adesso che abbiamo analizzato le principali caratteristiche fiscali dei trust, siamo certi che potrete affrontare in modo più consapevole la campagna dichiarativa 2023 per il 2022. Per ulteriori dubbi e informazioni, non esitate a consultare un professionista del settore o la circolare 34/E/2022 dell’Agenzia delle Entrate.




