Con la pubblicazione del decreto attuativo a luglio 2025, il governo italiano ha ufficialmente dato il via a due strumenti di incentivazione per l’imprenditoria giovanile: Resto al Sud 2.0 e Autoimpiego Centro-Nord. Le misure sono finanziate con un fondo complessivo di 800 milioni di euro e rappresentano un’opportunità i giovani tra i 18 e i 35 anni che sognano di lanciare una startup innovativa in Lombardia o aprire un’impresa nel cuore della Sicilia o in qualsiasi altra regione d’Italia.
La visione della misura
Il decreto mira a promuovere l’inclusione attiva e l’inserimento lavorativo attraverso il sostegno a iniziative di lavoro autonomo, imprenditoriale e libero-professionale. L’obiettivo è dare un impulso concreto ai giovani che si trovano in condizioni di difficoltà. Le condizioni per accedere sono: condizione di marginalità, vulnerabilità sociale o discriminazione, inoccupati, inattivi o disoccupati disoccupati iscritti al programma GOL (Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori).
Il progetto si articola su due misure gemelle, distinte per area geografica ma unite nello scopo.
Differenza territoriale
La principale distinzione tra i due programmi è territoriale, con una dotazione finanziaria specifica per ciascuna area.
Autoimpiego Centro-Nord
è una misura dedicata alle iniziative imprenditoriali con sede operativa nelle seguenti regioni: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Emilia-Romagna, Toscana, Lazio, Umbria e Marche.
Resto al Sud 2.0, invece è
la versione potenziata di "Resto al Sud" e si rivolge a chi vuole avviare un’attività nei territori di: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Le iniziative finanziabili
Il decreto supporta un’ampia gamma di iniziative economiche, purché siano state avviate nel mese precedente la data di presentazione della domanda e risultino inattive a quella data. Le forme giuridiche ammesse sono diverse: Lavoro autonomo con sola partita IVA, Impresa individuale iscritta al Registro delle imprese, Società (Società in nome collettivo, Società in accomandita semplice, Società a responsabilità limitata, Società cooperativa), Attività libero-professionali, anche in forma di società tra professionisti.
È permessa la partecipazione di soci che non possiedono i requisiti, a condizione che il controllo e l’amministrazione della società siano detenuti dai giovani beneficiari per almeno tre anni.
Contributi a fondo perduto su misura
Il sostegno finanziario si articola in due modalità principali, un voucher per l’acquisto di beni e servizi e un contributo per programmi di investimento più strutturati. Le percentuali e i massimali variano significativamente tra Nord/Centro e Sud, premiando le iniziative in quest’ultima area.
Agevolazioni per l’Autoimpiego Centro-Nord
Un contributo a fondo perduto del 100% delle spese.
Massimale di 30.000 euro per singola iniziativa.
Il massimale sale a 40.000 euro se si acquistano beni e servizi innovativi, tecnologici, digitali o finalizzati alla sostenibilità ambientale.
Contributo per Programmi di Investimento:
Per investimenti fino a 120.000 euro: contributo a fondo perduto fino al
65%.Per investimenti da 120.000 a 200.000 euro: contributo a fondo perduto fino al 60%.
Agevolazioni per Resto al Sud 2.0
Un contributo a fondo perduto del 100% delle spese.
Massimale di 40.000 euro per singola iniziativa.
Il massimale è elevato a 50.000 euro per l’acquisto di beni e servizi innovativi, tecnologici, digitali o green.
Contributo per Programmi di Investimento:
Per investimenti fino a 120.000 euro: contributo a fondo perduto fino al
75%.Per investimenti da 120.000 a 200.000 euro: contributo a fondo perduto fino al 70%.
Cosa si può finanziare?
Le spese ammissibili per entrambe le misura sono macchinari, impianti, attrezzature e arredi nuovi di fabbrica, software, programmi informatici e servizi ICT, immobilizzazioni immateriali come l’ideazione di marchi, brand naming e sviluppo di portali web promozionali, e infine, consulenze tecnico-specialistiche per progettazione di soluzioni innovative, prototipazione e certificazioni ambientali/energetiche. Queste consulenze devono essere prestate da Enti del Terzo Settore (ETS) e sono ammissibili fino al 30% del contributo totale.
Sono finanziabili anche le opere edili di ristrutturazione e manutenzione straordinaria, nel limite del 50% del programma di investimento.
Il valore aggiunto del tutoring
Ogni impresa finanziata riceverà, in modo inscindibile dal contributo, un pacchetto di servizi di tutoring del valore di 5.000 euro per accompagnare i neo-imprenditori nelle fasi più delicate dello sviluppo aziendale. L’accesso alle agevolazioni avviene tramite una procedura valutativa a sportello, il che significa che le domande vengono valutate in base all’ordine cronologico di presentazione, fino a esaurimento fondi. Sono necessari SPID, PEC e firma elettronica, per utilizzare al meglio la piattaforma di invitalia e finalizzare l’invio. Una parte specifica è quella del piano di impresa con una descrizione dettagliata dell’iniziativa e tutti gli allegati obbligatori, fra cui la autocertificazioni e i preventivi. Per informazioni sul bando o consulenza specifica, compila il form o contattaci all’indirizzo amministrazione@proclama.coLa procedura per presentare la domanda




