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Bandi e incentivi
19/05/2024
6 min
Rosario EmmiRosario Emmi

Nuove opportunità per l’autoimpiego giovanile al Centro-Nord e resto al Sud 2.0

Decreto Coesione e Resto al Sud: Novità e Ampliamenti Il decreto coesione, entrato in vigore l’8 maggio 2024, introduce importanti novità per la misura agevolativa Resto al Sud, ampliandone la portata e potenziando gli incentivi.

Nuove opportunità per l’autoimpiego giovanile al Centro-Nord e resto al Sud 2.0
Bandi e incentivi
19/05/2024
6 min
Rosario EmmiRosario Emmi

Decreto Coesione e Resto al Sud: Novità e Ampliamenti

Il decreto coesione, entrato in vigore l’8 maggio 2024, introduce importanti novità per la misura agevolativa Resto al Sud, ampliandone la portata e potenziando gli incentivi. Questa iniziativa, nata per sostenere la nascita e lo sviluppo di nuove attività imprenditoriali e libero professionali nelle regioni del Mezzogiorno, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia e nelle isole minori del Centro-Nord, si apre ora anche ai giovani del Centro-Nord Italia, con l’obiettivo di promuovere l’autoimpiego su tutto il territorio nazionale.

Destinatari e Condizioni Precedenti al Decreto

Prima del decreto coesione, Resto al Sud era destinato a persone di età compresa tra i 18 e i 55 anni, residenti nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nelle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria) e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord. La misura finanziava attività produttive nei settori industria, artigianato, trasformazione dei prodotti agricoli, pesca, acquacoltura, fornitura di servizi alle imprese e alle persone, turismo, commercio e attività libero professionali, coprendo fino al 100% delle spese ammissibili con un mix di contributo a fondo perduto (50%) e finanziamento bancario garantito (50%). Il finanziamento massimo era di 50.000 euro per ogni richiedente, fino a un massimo di 200.000 euro per le società composte da quattro soci. Per le sole imprese individuali, il finanziamento massimo era di 60.000 euro. Era previsto anche un ulteriore contributo a fondo perduto, fino a 15.000 euro per le ditte individuali e fino a 40.000 euro per le società.

Allargamento dei Beneficiari e Nuovi Incentivi

Con il decreto coesione, la platea dei beneficiari si allarga significativamente. Oltre ai destinatari originari, potranno accedere agli incentivi anche i giovani sotto i 35 anni residenti nelle altre regioni del Centro-Nord Italia, purché in possesso di specifici requisiti: condizioni di marginalità, vulnerabilità sociale o disoccupazione, come definite dal Piano nazionale Giovani, donne e lavoro. Inoltre, sono ammissibili anche i disoccupati iscritti al programma GOL (Garanzia Occupabilità Lavoratori).

La misura "Resto al Sud 2.0" prevede servizi di formazione, accompagnamento e tutoraggio per supportare l’avvio delle nuove attività, nonché incentivi economici potenziati rispetto alla versione precedente:

  • Per il Mezzogiorno e le aree del cratere sismico, il contributo a fondo perduto sale fino al 75% per spese fino a 120.000€ e fino al 70% per spese tra 120.000 e 200.000€. Sono previsti anche voucher di avvio fino a 40.000€ (50.000€ per beni/servizi innovativi, green o a risparmio energetico).

  • Per il Centro-Nord, gli incentivi arrivano fino al 65% a fondo perduto per spese fino a 120.000€ e fino al 60% per spese tra 120.000 e 200.000€, con voucher di avvio fino a 30.000€ (40.000€ per beni/servizi innovativi, green o a risparmio energetico).

Risorse Stanziate e Focus sullo Sviluppo Sostenibile

Le risorse stanziate sono significative: per il Centro-Nord, 30,5 milioni per il 2024 e 274,5 milioni per il 2025; per il Mezzogiorno, 49,5 milioni per il 2024 e 445,5 milioni per il 2025.

Un’importante novità rispetto al passato è l’enfasi posta non solo sugli investimenti in beni materiali, ma anche sullo sviluppo di competenze di business, competenze digitali e investimenti in campo green ed energetico, in linea con le più recenti indicazioni in materia di PNRR. Questo approccio mira a favorire la nascita di attività innovative, sostenibili e ad alto valore aggiunto, capaci di competere in un contesto economico sempre più digitale e attento ai temi ambientali.

Esempi Pratici dell’Impatto delle Misure

Per comprendere meglio l’impatto concreto di queste misure, consideriamo due esempi ipotetici più dettagliati.

Esempio 1 – Sud Italia:

Quattro giovani decidono di costituire una S.r.l. in Puglia per offrire servizi innovativi di consulenza energetica, puntando sulla riqualificazione degli edifici e l’installazione di impianti da fonti rinnovabili. Il loro programma di spesa prevede:

  • Attrezzature tecnologiche (strumenti di diagnosi energetica, software di progettazione, etc.): 60.000€

  • Sviluppo di competenze specialistiche (formazione, certificazioni, etc.): 40.000€

  • Spese di gestione e promozione (affitto ufficio, sito web, materiali informativi, etc.): 60.000€

Totale investimento: 160.000€

Grazie a Resto al Sud 2.0, possono beneficiare di un contributo a fondo perduto del 70% sull’intero programma di spesa.

Calcolo del contributo

160.000€ x 70% = 112.000€

I quattro giovani dovranno quindi apportare capitale proprio o ricorrere a finanziamenti per coprire la parte restante di 48.000€ (160.000€ – 112.000€).

Esempio 2 – Nord Italia:

Tre giovani avviano una S.r.l. in Lombardia per fornire soluzioni digitali avanzate alle PMI manifatturiere, integrando IoT, data analytics e intelligenza artificiale. Il loro piano di investimenti include:

  • Hardware e software (server, sensori IoT, licenze, etc.): 80.000€

  • Formazione e consulenze strategiche (corsi specialistici, partnership con università, etc.): 50.000€

  • Costi di avvio e promozione (costituzione società, sito web, partecipazione a fiere, etc.): 20.000€

Totale investimento: 150.000€

Con gli incentivi del decreto coesione, ottengono un contributo a fondo perduto del 60% sull’investimento complessivo.

Calcolo del contributo

150.000€ x 60% = 90.000€

I tre soci dovranno quindi farsi carico della quota rimanente di 60.000€ (150.000€ – 90.000€) attraverso mezzi propri o ricorso al credito.

Conclusioni e Prospettive Future

In entrambi i casi, gli incentivi previsti dal decreto coesione rappresentano un sostegno significativo per l’avvio di nuove attività imprenditoriali ad alto contenuto innovativo. Il contributo a fondo perduto riduce sensibilmente l’esborso iniziale richiesto ai giovani imprenditori, permettendo loro di concentrare risorse sugli investimenti chiave per lo sviluppo del business.

Inoltre, la copertura delle spese di formazione e consulenza strategica riconosce l’importanza di inserire nelle nuove iniziative competenze specialistiche allineate alle richieste del mercato, favorendo così la competitività e le prospettive di crescita delle start-up.

Il decreto coesione segna dunque un’evoluzione importante di Resto al Sud, che diventa uno strumento ancora più incisivo per sostenere l’autoimprenditorialità giovanile e creare nuove opportunità occupazionali in tutto il Paese. Una sfida ambiziosa, che richiederà un forte impegno attuativo e il coinvolgimento attivo di tutti gli attori istituzionali, economici e sociali per generare risultati concreti e duraturi. Un investimento sul futuro dell’Italia e sui suoi giovani talenti.

Rosario Emmi

Rosario Emmi

Autore

Dottore Commercialista e Founder di Proclama SPA tra professionisti. Specializzato in startup e PMI innovative, equity crowdfunding, e-commerce e digitalizzazione dei processi aziendali. Autore per Partitaiva.it su temi di intelligenza artificiale applicata alla professione contabile e innovazione digitale.

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