Estromissione agevolata con autofattura entro il 31 maggio 2023: Cosa è possibile fare?

Estromissione agevolata di immobili strumentali per imprenditori è ora possibile in base alla Legge di Bilancio 2023. Imprenditori individuali hanno tempo fino al 31 maggio 2023 per escludere i loro beni immobili strumentali dal patrimonio dell’impresa. Scopriamo insieme come funziona questa agevolazione e cosa è necessario fare.

– La Legge di Bilancio 2023 consente estromissione agevolata con autofattura entro il 31 maggio 2023
– L’imposta sostitutiva dell’8% sulla differenza tra il valore normale di tali beni ed il costo fiscalmente riconosciuto
– Immobili strumentali utilizzati esclusivamente per l’esercizio dell’arte o professione ovvero dell’impresa commerciale da parte del possessore

Estromissione agevolata: In cosa consiste?

La possibilità di estromissione agevolata è stata introdotta dall’articolo 1, comma 106, della Legge di Bilancio 2023. Questa legge consente agli imprenditori individuali di estromettere gli immobili strumentali utilizzati esclusivamente per l’esercizio dell’arte o professione ovvero dell’impresa commerciale da parte del possessore. L’estromissione diventa così possibile con il pagamento di un’imposta sostitutiva dell’8% sulla differenza tra il valore normale dell’immobile ed il costo fiscalmente riconosciuto.

Come procedere all’estromissione agevolata?

Per procedere all’estromissione agevolata, l’imprenditore individuale deve

1. Optare per l’esclusione dal patrimonio dell’impresa dei beni individuati
2. Effettuare il pagamento di un’imposta sostitutiva all’IRPEF ed all’Irap, pari all’8% della differenza tra il valore normale degli immobili estromessi e il loro valore fiscalmente riconosciuto.

L’operazione può essere imponibile o esente da IVA, a seconda del prezzo di acquisto o di costo. In caso di esenzione, è necessario verificare l’obbligo di rettifica della detrazione per cambio di destinazione.

IVA e autofattura: Cosa bisogna sapere?

In merito all’IVA, la destinazione alla sfera privata o estranea all’attività d’impresa degli immobili oggetto di estromissione dà sempre luogo ad una cessione "assimilata", ai sensi dell’articolo 2, comma 2, n. 5), D.P.R. 633/1972.

Per soddisfare il presupposto oggettivo, è necessario che l’imprenditore individuale abbia detratto l’imposta assolta a monte, cioè in sede di acquisto. In caso di mancanza della detrazione, l’estromissione non può dare luogo ad un’operazione rilevante ai fini IVA.

Se l’estromissione è rilevante ai fini dell’IVA, la base imponibile è costituita dal "prezzo di acquisto o, in mancanza, dal prezzo di costo dei beni o di beni simili, determinati nel momento in cui si effettuano tali operazioni".

La circolare 26/E/2016 ha precisato che la base imponibile non deve comprendere il "margine" normalmente applicato sulla cessione, ma si deve aver riguardo al costo di acquisto "attualizzato" al momento della cessione, tenendo quindi conto anche del deprezzamento dovuto all’uso (e quindi al netto anche degli ammortamenti effettuati quale "indice" di deperimento).

Il documento elettronico da emettere entro il prossimo 31 maggio 2023 è il TD27. L’estromissione non comporta l’applicazione di altre imposte indirette (registro, ipotecarie e catastali) per assenza dell’effetto traslativo della proprietà.

Approfitta di questa opportunità e scopri i benefici dell’estromissione agevolata con autofattura entro il 31 maggio 2023 per gli imprenditori individuali. Non perdere tempo e consulta il tuo consulente di fiducia per procedere nei tempi previsti.