Bonus Mezzogiorno 2023: dalla domanda alle novità nelle zone ZES e ZLS
Il Bonus Mezzogiorno 2023 vede importanti novità nel suo modello di domanda e nelle zone ZES e ZLS. In questo articolo vedremo tutte le informazioni utili per le imprese interessate a sfruttare queste agevolazioni introdotte dal comunicato stampa del 1 giugno.
Nel presente articolo verranno affrontati i seguenti temi principali:
Le novità del Bonus Mezzogiorno 2023 e a chi spetta
Le ultime modifiche per zone ZES e ZLS
Il nuovo modello di domanda valido dall’8 giugno 2023
1) Le novità del Bonus Mezzogiorno 2023 e a chi spetta
Il Bonus Mezzogiorno è stato introdotto con la legge di stabilità 2016 e prorogato più volte, fino al 31 dicembre 2023 grazie alla legge di bilancio 2023. Il credito d’imposta riguarda l’acquisto di beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive ubicate nelle regioni del Mezzogiorno (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Molise, Sardegna e Abruzzo).
Possono beneficiare del credito d’imposta PON le piccole e medie imprese che hanno ricevuto da parte dell’Agenzia delle Entrate l’autorizzazione alla fruizione del credito di imposta in relazione a progetti di investimento riguardanti l’acquisizione di beni strumentali nuovi e rispondenti agli specifici criteri di ammissibilità definiti dall’art. 4 del Decreto Ministeriale 29 luglio 2016.
2) Le ultime modifiche per zone ZES e ZLS
A partire dall’8 giugno 2023, sarà possibile accedere al credito d’imposta per gli investimenti 2023 nelle Zone economiche speciali (Zes) e nelle Zone logistiche semplificate (Zls). Il provvedimento prevede anche l’utilizzo di un nuovo modello di domanda, valido dal giorno stesso.
Attenzione: i soggetti che intendono beneficiare del credito d’imposta per le acquisizioni effettuate entro il 31 dicembre 2022 devono utilizzare il modello approvato con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 14 aprile 2017, come modificato, da ultimo, con il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle entrate del 30 giugno 2022.

3) Il nuovo modello di domanda valido dall’8 giugno 2023
Con il provvedimento del 1 giugno, è stato approvato un nuovo modello di domanda nel quale sono stati eliminati alcuni vecchi riquadri e sostituiti con un solo riquadro riguardante gli investimenti effettuati nell’anno agevolabile. Inoltre, tale anno dovrà essere indicato nel nuovo spazio appositamente introdotto nel frontespizio.
Nel caso di proroghe delle agevolazioni non sarà più necessario procedere con la modifica del modello, ma sarà sufficiente aggiornare il software di compilazione per consentire l’indicazione del suddetto campo della nuova annualità.

Il nuovo modello aggiornato è composto da diverse sezioni tra cui il quadro A con i dati relativi al progetto d’investimento e al credito d’imposta, il quadro B con i dati della struttura produttiva, il quadro C contenente l’elenco dei soggetti sottoposti alla verifica antimafia, e il quadro D con l’elenco delle altre agevolazioni concesse o richieste compresi gli aiuti de minimis.
In conclusione, il Bonus Mezzogiorno 2023 presenta importanti novità nel sistema di richiesta delle agevolazioni e nelle zone ZES e ZLS. Grazie alle modifiche al modello di domanda, le imprese potranno gestire in maniera più agile e veloce la loro richiesta di credito d’imposta. Le opportunità offerte dal Bonus Mezzogiorno possono rappresentare un grande vantaggio per lo sviluppo e l’innovazione delle imprese nelle regioni interessate.



