La scissione mediante scorporo e la relativa allocazione delle posizioni fiscali soggettive
La scissione mediante scorporo è un’operazione di particolare interesse nel mondo delle società, soprattutto in relazione alle implicazioni fiscali. In questo articolo, analizzeremo in dettaglio la questione delle posizioni fiscali soggettive delle società coinvolte e le diverse interpretazioni possibili riguardo alla loro allocazione.
Scissione mediante scorporo e posizioni fiscali soggettive
Una delle caratteristiche distintive della scissione mediante scorporo rispetto alla comune scissione societaria parziale è che il patrimonio netto della società scissa non si riduce in conseguenza dell’operazione. Ciò solleva dubbi sull’applicabilità del criterio basato sulla “proporzione delle rispettive quote del patrimonio netto contabile trasferite o rimaste” previsto dall’articolo 173 Tuir per la determinazione delle posizioni fiscali soggettive delle società coinvolte.
In sintesi, ci sono tre diversi approcci proposti per l’allocazione delle posizioni fiscali soggettive tra la società scissa e la/e beneficiaria/e, come evidenziato da Assonime nella circolare 14/2023:
Attribuire preminenza al patrimonio netto scisso;
Dare preminenza al punto di osservazione della società scissa;
Adottare un criterio intermedio tra i due precedenti.

Esame dei tre diversi approcci
Il primo approccio propone di rapportare il patrimonio netto scisso (numeratore) con il patrimonio della società ante scissione (denominatore). Questa soluzione è quella preferita da Assonime in quanto più vicina alla logica applicativa della comune scissione societaria parziale.
Il secondo approccio, invece, sostiene che, in assenza di decremento del patrimonio netto per la società scissa, le posizioni fiscali soggettive restano per intero appannaggio della medesima società, senza alcuna allocazione sulla/e beneficiaria/e. Questa tesi è supportata da una posizione interpretativa assunta dall’Agenzia delle Entrate in un interpello non pubblicato.
Infine, il terzo approccio propone l’allocazione delle posizioni fiscali soggettive rapportando il patrimonio netto contabile post scissione delle società, sia la scissa che la/e beneficiaria/e, risolvendo in una posizione intermedia tra i due approcci precedenti.

Considerazioni sull’allocazione delle posizioni fiscali soggettive
La scelta dell’approccio più appropriato per l’allocazione delle posizioni fiscali soggettive nella scissione mediante scorporo dipende in gran parte dalle specificità dell’operazione e dalle esigenze delle società coinvolte.
La [valutazione](https://www.srlonline.com/tassazione-delle-cripto-attivita-in-italia-guida-aggiornata/) dell’impatto fiscale della scissione mediante scorporo è fondamentale per scegliere l’approccio più in linea con i presupposti strategici e operativi del gruppo societario coinvolto.
La corretta allocazione delle posizioni fiscali soggettive è essenziale per garantire la trasparenza del processo e la conformità con le normative fiscali vigenti.
Conclusioni
La scissione mediante scorporo presenta diverse sfide in termini di allocazione delle posizioni fiscali soggettive. Gli approcci proposti differiscono in termini di logica applicativa e aderenza alle normative fiscali, pertanto è necessario valutare attentamente le diverse opzioni per scegliere quella più adatta alle specifiche situazioni.
La consulenza di un esperto in materia fiscale può essere di grande aiuto per le società che si trovano ad affrontare un’operazione di scissione mediante scorporo e desiderano garantire la corretta allocazione delle posizioni fiscali soggettive.



