Il Centro Digitale Doganale Europeo: un’innovativa soluzione per l’efficienza e il risparmio
Il progresso tecnologico continua a migliorare la gestione delle operazioni doganali sul territorio europeo. Recentemente, la Commissione Europea ha annunciato un importante passo avanti verso la digitalizzazione, attraverso la creazione del Centro digitale doganale europeo (EU Customs Data space). Questo centro offre un unico portale che mira a sostituire l’infrastruttura informatica doganale esistente negli Stati membri dell’UE entro il 2028.
Con un risparmio stimato fino a 2 miliardi di euro all’anno, il Centro digitale doganale europeo porrà la base per un miglioramento significativo nel rapporto tra dogane e operatori economici, con particolare riferimento agli operatori affidabili. In questo articolo, esploriamo le opportunità offerte da questo nuovo strumento.
Nell’articolo:
Un linguaggio unico per le operazioni doganali
Automazione e digitalizzazione del mondo doganale
Il ruolo dell’intelligenza artificiale e del contributo umano
Un linguaggio unico per le operazioni doganali
Grazie al Centro digitale doganale europeo, finalmente anche a livello doganale si potrà dialogare con un linguaggio unico e secondo standard unitari. Questo significa che gli operatori economici e le dogane potranno comunicare più facilmente e velocemente su una piattaforma comune, riducendo così le difficoltà e ritardi nelle procedure doganali.

Automazione e digitalizzazione del mondo doganale
Il mondo doganale sta già subendo un processo di automazione importante. Ad esempio, la riforma delle dichiarazioni di importazione in Italia è diventata operativa il 30 novembre 2022, mentre quella delle dichiarazioni di esportazione lo sarà il 7 settembre 2023.
Grazie a questi cambiamenti e all’uniformità delle regole dell’Unione Europea, è possibile gestire in modo unico tutte le diverse forme di autorizzazione tramite il Sistema Custom decision.
Il ruolo dell’intelligenza artificiale e del contributo umano
Il Centro digitale doganale europeo si propone di fornire un sistema basato sull’intelligenza artificiale e il contributo umano. Da un lato, le autorità potranno avere una visione a 360 gradi delle catene di approvvigionamento e della circolazione delle merci. Dall’altro, le imprese potranno gestire in modo più fluido e trasparente il trasferimento fisico delle merci oggetto delle singole transazioni.
Proprio sotto quest’ultimo punto di vista si segnala che gli operatori economici più affidabili (operatori Trust end Check – fiducia e controllo) per le catene di commercializzazione più trasparenti potranno mettere le loro merci in circolazione nell’Ue senza alcun intervento doganale attivo.
Tuttavia, questo percorso non si basa esclusivamente sull’evoluzione tecnologica. È necessario che le imprese seguano un percorso virtuoso per riportare al centro dei processi la leva doganale e ottenere un effettivo vantaggio competitivo. In questo contesto, la Commissione Europea rilancia il programma di affidabilità degli operatori economici autorizzati (Aeo).

La coesistenza dei due progetti UE di digitalizzazione di Iva e dogane pone nuovi impegni ai consulenti e ai responsabili d’impresa per guidare i sistemi aziendali nel nuovo mondo digitale doganale. Per affrontare e risolvere le problematiche inerenti l’IVA, gli operatori del settore dovranno stare al passo con i continui aggiornamenti normativi e giurisprudenziali.

Domande frequenti:
Quali sono i benefici del Centro digitale doganale europeo?
Il centro porterà un risparmio effettivo di costi operativi, fino a 2 miliardi di euro all’anno, e contribuirà a migliorare il rapporto tra dogane e operatori economici.
Quando il Centro digitale doganale europeo sarà operativo?
Il progetto prevede il raggiungimento del primo approdo entro il 2028, quando il Centro sostituirà le infrastrutture informatiche doganali esistenti negli Stati membri dell’UE.
In che modo l’intelligenza artificiale contribuisce al Centro digitale doganale europeo?
L’intelligenza artificiale, assieme al contributo umano, permetterà alle autorità di avere una visione a 360 gradi delle catene di approvvigionamento e della circolazione delle merci, e alle imprese di gestire in modo più fluido e trasparente il trasferimento fisico delle merci oggetto delle singole transazioni.




