Attività finanziarie estere: La guida per il quadro RW nella dichiarazione dei redditi
Nel mondo sempre più globalizzato di oggi, è sempre più comune avere investimenti e attività finanziarie all’estero. Ma come gestire la dichiarazione dei redditi per queste attività nel nostro Paese? In questo articolo, analizziamo il quadro RW della dichiarazione dei redditi e come compilare correttamente le attività finanziarie estere a titolo di proprietà o di altro diritto reale, per evitare sanzioni e problemi con l’amministrazione fiscale.
Quadro RW: Cos’è e quando deve essere compilato
Il quadro RW è una sezione della dichiarazione dei redditi che le persone fisiche residenti in Italia devono compilare per indicare le attività estere di natura finanziaria, indipendentemente dall’aver prodotto un reddito. Questo quadro deve essere compilato anche se si è considerati titolari effettivi secondo quanto previsto dall’articolo 1, comma 2, lettera pp) e dall’articolo 20 D.Lgs. 231/2007 e successive modificazioni.
Non occorre compilare il quadro RW quando le attività finanziarie e patrimoniali sono affidate in gestione o in amministrazione agli intermediari residenti.
Il quadro RW della dichiarazione dei redditi è fondamentale per:
Monitorare e dichiarare correttamente le attività finanziarie estere;
Evitare sanzioni e problemi con l’amministrazione fiscale;
Essere in regola con le normative sulla trasparenza fiscale internazionale.
Esempi di attività finanziarie estere da indicare nel quadro RW
A titolo esemplificativo, nel quadro RW vanno indicate
Partecipazioni al capitale o al patrimonio di soggetti non residenti;
Obbligazioni estere e titoli similari;
Depositi e conti correnti bancari costituiti all’estero;
Contratti di natura finanziaria stipulati con controparti non residenti, ad esempio finanziamenti, riporti, pronti contro termine e prestito titoli.
Valorizzazione delle attività finanziarie estere nel quadro RW
L’importo da indicare nel quadro RW è prioritariamente pari al valore che risulta dal documento di rendicontazione predisposto dall’istituto finanziario estero o al valore di mercato, a condizione che siano coincidenti.
Nella casella 18 con il codice 5 si evidenzia che i redditi relativi ai prodotti finanziari verranno percepiti in un successivo periodo d’imposta ovvero che i prodotti finanziari sono infruttiferi.
Per le violazioni degli obblighi di compilazione del quadro RW, si applica una sanzione dal 3% al 15% degli investimenti detenuti all’estero non dichiarati (articolo 5, comma 2, D.L. 167/1990).
Ravvedimento operoso e regolarizzazione delle attività finanziarie estere
È possibile regolarizzare la mancata presentazione del quadro RW con il ravvedimento operoso ordinario (articolo 13 D.Lgs. 472/1997).
Il ravvedimento speciale delle violazioni tributarie riguardante le dichiarazioni fiscali presentate relative al periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2021 e a quelli precedenti è applicabile alle irregolarità relative ai redditi di fonte estera e all’imposta sul valore delle attività finanziarie estere (Ivafe) che non siano individuabili con i controlli automatizzati delle dichiarazioni di cui all’articolo 36bisP.R. 600/1973.
In conclusione, avere attività finanziarie estere comporta un maggiore impegno nella compilazione della dichiarazione dei redditi, ma con la guida giusta è possibile gestire in modo corretto e trasparente le nostre attività finanziarie.


