L’Agenzia delle Entrate rivela le nuove linee guida per la tassazione delle cripto-attività
Le cripto-attività stanno diventando sempre più popolari, e con la Legge di Bilancio per il 2023, l’Agenzia delle Entrate ha recentemente fornito nuove indicazioni sul trattamento fiscale delle cripto-attività. Scopriamo insieme quali sono le novità e come queste potrebbero influenzare gli investitori e gli operatori del settore.
Le imposte dirette sulle cripto-attività: le nuove disposizioni fiscali.
La Legge di Bilancio per il 2023 ha introdotto una nuova categoria di redditi diversi riguardante le cripto-attività. Le operazioni in cripto-attività che rientrano in questa categoria includono:
Cessione a pronti, rimborso o permuta di cripto-attività aventi diverse caratteristiche e funzioni
Cessione a titolo oneroso di utility token
Attività di staking
Cessione a “termine” di cripto-valute (e, in generale di cripto-attività) che non costituiscono strumenti finanziari in forma digitale
Cessione di NFT già “emessi”
Queste nuove disposizioni fiscali riguardano principalmente persone fisiche, enti non commerciali, società semplici ed equiparate e soggetti non residenti senza stabile organizzazione nel territorio dello Stato.
Plusvalenze e soglia di esenzione
La normativa prevede una soglia di esenzione per i redditi derivanti da cripto-attività che, se al di sotto di 2.000 euro per l’anno fiscale, non sono fiscalmente rilevanti. Inoltre, le permute tra cripto-attività con uguali caratteristiche e funzioni non saranno considerate rilevanti dal punto di vista fiscale.
A partire dal 1° gennaio 2023, lo scambio di una cripto-valuta con un’altra o di un NFT con un altro NFT non sarà più considerato una fattispecie realizzativa. Tuttavia, l’acquisto di un NFT con una cripto-valuta sarà considerato una permuta fiscalmente rilevante.
Documentazione del costo o valore di acquisto
Un aspetto molto importante da considerare è che il costo o valore di acquisto deve essere documentato con elementi certi e precisi a cura del contribuente perché, in mancanza, il costo si intende pari a zero, con la conseguenza che tutto il corrispettivo costituisce plusvalenza tassabile.
Per garantire il corretto calcolo delle imposte, è fondamentale che i contribuenti documentino adeguatamente il costo o il valore di acquisto delle cripto-attività con elementi certi e precisi, come la documentazione d’acquisto dell’intermediario o del prestatore di servizi presso il quale è avvenuto l’acquisto.

Il regime del monitoraggio fiscale
La Legge di Bilancio 2023 introduce anche modifiche agli obblighi di monitoraggio fiscale per alcuni soggetti residenti in Italia, come persone fisiche, enti non commerciali e società semplici ed equiparate. Questi soggetti sono tenuti a dichiarare le cripto-attività detenute nel Quadro RW del modello Redditi, indipendentemente dalle modalità di archiviazione e conservazione delle stesse.
Inoltre, gli obblighi di monitoraggio fiscale si applicano anche ai soggetti che, pur non essendo possessori diretti delle cripto-attività, sono titolari effettivi dell’investimento secondo quanto previsto dalla normativa antiriciclaggio.
Esonero dagli obblighi di monitoraggio
L’esonero dagli obblighi di monitoraggio è previsto in alcuni casi, come
Attività finanziarie e patrimoniali affidate in gestione o amministrazione a intermediari finanziari residenti
Contratti produttivi di redditi di natura finanziaria conclusi con intermediari finanziari residenti
Attività finanziarie e patrimoniali i cui redditi sono riscossi attraverso l’intervento degli intermediari
Tuttavia, per beneficiare dell’esonero, è necessario che i redditi derivanti da queste attività siano stati assoggettati a tassazione da parte dell’intermediario mediante l’applicazione della ritenuta o imposta sostitutiva prevista per gli specifici redditi riscossi.
In conclusione, è fondamentale che gli operatori e gli investitori nel settore delle cripto-attività siano consapevoli delle nuove disposizioni fiscali e dei loro obblighi di monitoraggio e documentazione al fine di garantire la corretta dichiarazione dei redditi e il rispetto della normativa fiscale.




