Armonizzazione della disciplina delle azioni revocatorie nelle procedure di insolvenza: una visione d’insieme
L’insolvenza delle imprese è una tematica di grande rilevanza, non solo per le singole entità coinvolte, ma anche per l’economia di un intero Stato o di un’intera area economica. La gestione di questa situazione critica può variare significativamente da un paese all’altro a causa della diversa regolamentazione. Questo contributo analizza in particolare la proposta di direttiva della Commissione Europea relativa all’armonizzazione degli aspetti della normativa su tali azioni revocatorie quando il debitore è in stato di insolvenza.
Che cos’è l’azione revocatoria?
Si tratta di un meccanismo giuridico finalizzato a dichiarare nulli, annullabili o inopponibili determinati atti compiuti prima dell’apertura delle procedure di insolvenza, anche se validi in base al diritto civile generale, a causa dell’insolvenza del debitore.

Principi e obiettivi delle azioni revocatorie
Le azioni revocatorie hanno lo scopo di proteggere la totalità dei creditori da una riduzione ingiusta del valore del patrimonio del debitore in stato di insolvenza. Si cerca in questo modo di garantire l’equità tra i creditori e la massima realizzazione possibile dei beni del debitore. Tuttavia, questi obiettivi devono essere bilanciati con l’esigenza di evitare costi eccessivi o rischi difficili da assicurare. Pertanto, la gestione delle azioni revocatorie deve rispettare il principio della protezione della fiducia e dell’efficienza, ma anche altri principi legati alla protezione sociale e alla proporzionalità.
Discrepanze nella regolamentazione all’interno dell’Unione Europea
È evidente che, nonostante ci siano alcune convergenze, esistono significative divergenze nella disciplina delle azioni revocatorie tra i membri dell’Unione Europea. Queste discrepanze possono limitare il libero movimento dei capitali, la competitività e, più in generale, la stabilità economica, con un impatto negativo sul funzionamento del Mercato unico.

Gli effetti di tali discrepanze
"Le divergenze nelle azioni revocatorie sono foriere di effetti anche in fase di applicazione della normativa transfrontaliera contenuta nel Regolamento (UE) 2015/848, che ha comportato delle profonde modifiche nella disciplina del Regolamento (CE) 1346/2000."
Il mancato allineamento normativo porta a effetti significativi sulle procedure di insolvenza, aumentando le incertezze, i costi e le difficoltà nel gestirle efficacemente.
L’armonizzazione delle norme: un passo avanti verso la giusta gestione delle insolvenze
Data la complessità della situazione, l’Unione Europea ha introdotto alcune norme speciali per limitare la soggettività a determinate azioni revocatorie. Tuttavia, è ancora presente l’esigenza di una maggior armonizzazione delle normative in materia. Un’armonizzazione, pur con le necessarie precauzioni, potrebbe facilitare l’attività di impresa e la gestione delle procedure di insolvenza.
I benefici dell’armonizzazione della disciplina delle azioni revocatorie
Aumento del commercio e della competività d’impresa
Prevenzione del fenomeno del forum shopping
Maggiore certezza giuridica per liquidatori, creditori e consulenti
Riduzione dei costi delle procedure
Incremento dell’efficienza delle procedure d’insolvenza
La proposta di armonizzazione della Commissione Europea rappresenta un passo in avanti verso un’Europa unita anche nell’approccio all’insolvenza. Una evoluzione che, senza dubbio, avrà un impatto significativo sulla stabilità economica dei membri dell’UE e sulla vita delle imprese stesse.

Redazione SRL online
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